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Questo studio si pone come obiettivo principale quello di evidenziare il messaggio "etico-filosofico" di Giacomo Leopardi, oggetto ancora oggi di intenso dibattito. Leopardi rifiuta, in generale, il progresso civile e tecnologico: l'incivilimento è essenzialmente snaturamento, allontanamento dalla verità. Origine della decadenza è infatti la ragione stessa, "nemica della natura", corruttrice dei costumi, madre della civiltà e della società con tutti gli egoismi che la connotano, distruttrice del rimpianto mondo eroico. Sogno è invece la "favilla antica", la vivacità dell'immaginazione, la forza delle illusioni, la vitalità di ieri contro la delusione di oggi. Ricostruendo il pensiero, la filosofia e l'ideologia poetica leopardiana, questo saggio suggerisce - al di là delle immagini convenzionali sul senso e sulle schematiche tipologie del cosiddetto "pessimismo" leopardiano - un possibile percorso alternativo che si incentra sul concetto di etica della solidarietà. Una prospettiva esistenziale ed umana il cui messaggio, ad un tempo poetico e filosofico, è contenuto esemplarmente nei versi estremi de "La Ginestra".